Acquistando prodotti solidali, leggendo sui giornali o navigando sul web ti sei mai chiesto che ruolo abbiano le cooperative sociali e cose esse siano veramente? Come riportato dalla norma (Art. 1 Legge 381/1991, link al sito https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1991/12/03/091G0410/sg), le cooperative sociali sono imprese che nascono con lo scopo di raggiungere l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini.
Tale scopo viene raggiunto attraverso la gestione dei servizi socio-sanitari ed educativi e lo svolgimento di attività diverse, con il fine di inserire nel lavoro persone svantaggiate.
Tipologie di cooperative sociali
Esistono due tipi di cooperative sociali.
-Cooperativa sociale di tipo A: gestisce servizi sociali come centri di aggregazione per ragazzi, centri sociali per anziani, case famiglia, centri sanitari e centri educativi.
–Cooperativa sociale di tipo B: svolge attività per inserire nel mondo del lavoro persone con svantaggi fisici o psichici, le ragazze madri, ex detenuti ed ex tossicodipendenti. Questo tipo di cooperative sociali possono svolgere qualsiasi attività di impresa, da quella agricola, artigianale a quella commerciale e dei servizi in modo tale da destinare almeno il 30% dei posti di lavoro così creati a persone svantaggiate.
Che cos’è una cooperativa sociale di tipo B?
La cooperativa sociale di tipo B nasce negli anni Ottanta con l’obiettivo di lavorare come terzisti di aziende private occupandosi di assemblaggio, confezionamento, pulizia e cura del verde, settori che in passato non richiedevano manodopera specializzata e che quindi hanno creato lavoro per migliaia di persone con disabilità complessa.
La cooperativa sociale di tipo B si impegna infatti, a creare lavoro per quelle persone svantaggiate che altrimenti rimarrebbero escluse dal mercato.
Nelle cooperative sociali di tipo B, si considerano persone “svantaggiate”: gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di istituti psichiatrici, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare e i condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione. I soggetti svantaggiati però non sono a numero chiuso, infatti altre persone potranno essere indicate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Le persone svantaggiate devono costituire almeno il 30 % dei lavoratori della cooperativa ed essere socie della cooperativa stessa. Inoltre, la condizione di persona svantaggiata deve risultare da documentazione proveniente dalla pubblica amministrazione.
Le caratteristiche principali di una cooperativa sociale di tipo B
L’attività della cooperativa sociale di tipo B è rivolta all’inclusione lavorativa delle persone svantaggiate attraverso l’inserimento lavorativo, con creazioni di posti di lavoro adeguati alle persone con disabilità e l’offerta di servizi per il lavoro quali formazione al lavoro, orientamento, gestione di servizi per la ricollocazione e partecipazione a reti e progetti con enti pubblici e privati.
L’attività svolta, deve basarsi sui principi della mutualità, senza fini di lucro e allo scopo di perseguire interessi generali della comunità.
Le categorie di soci possono essere inquadrate come soci ordinari, che condividono le finalità della cooperativa e la promuovono, soci lavoratori, che prestano lavoro ricevendo una retribuzione, soci volontari che prestano la loro attività ai fini di solidarietà e infine soci sovventori, che partecipano a programmi pluriennali per lo sviluppo aziendale.
Lo scopo no profit implica poi il divieto della distribuzione ai soci di dividendi in misura superiore a quella stabilita dalla legge.
Infine, una caratteristica molto rilevante della cooperativa di tipo B è che utilizzando il lavoro delle persone svantaggiate riesce a partecipare ad appalti per conto di altre imprese e così permettere a queste ultime di assolvere, almeno in parte, gli obblighi di assunzione obbligatoria di persone disagiate, come previsto dalla legge in materia di lavoro dipendente.